Tre settimane vissute d'un fiato a stretto contatto con il mondo dell'automobilismo storico e i suoi protagonisti. Il nostro personalissimo augurio alla classe del terzo Master Restauratori Auto d'Epoca
Il finale è stato il più bello che potessimo desiderare, con i 26 allievi del Master Restauratori Auto d’Epoca che tra i gioielli della Collezione Righini in coro hanno innanzitutto voluto mettere l’accento sul valore umano racchiuso nelle tre, intense settimane che hanno vissuto da protagonisti in Editoriale Domus.Auguri, ragazzi! Tre settimane in cui hanno respirato l’aria di passione che a Ruoteclassiche si respira quotidianamente. La stessa passione che alcuni di loro infondono nella loro professione quotidiana (tra i ragazzi c’è già chi per lavoro fa il meccanico o il carrozziere) e che altri alimentano giorno dopo giorno sognando un domani luminoso in questo settore. E proprio questo è il nostro augurio più grande e sincero: che le loro strade seguano senza indugi i loro desideri alla ricerca di uno spazio, un luogo dove poter far sentire la loro voce nel mondo delle auto storiche.
Una classe da 10 e lode. Con il diploma dell’Accademia ED in tasca e la “benedizione” del direttore di Ruoteclassiche, David Giudici, per i ragazzi forse sarà un po’ più semplice imboccare la strada giusta. La consegna degli attestati è stato il coronamento di un percorso che li ha visti crescere giorno dopo giorno e in fretta. Con grinta, anima, cuore e testa. Hanno incalzato i relatori con domande sempre pertinenti e mai banali, dimostrandosi attenti sia tra i banchi dell’Auditorium che tra quelli d’officina. Su quest’ultimi hanno visto come smontare un cambio, come tarare un carburatore, come con un martello e una cassetta di terra si può dar forma a un parafango e tanti altri aspetti del mestiere di restauratore.
Grazie di tutto! Dalla cattedra ognuno dei docenti ha dispensato un pizzico di magia. E loro hanno saputo coglierla, sempre uniti e aperti al confronto. Sempre a parlare di automobili, anche in pausa pranzo, dove per distrarsi si sono concessi qualche partita a ping pong o a calciobalilla nell’area relax dell’azienda. Ma il loro gol più bello è andato oltre, la palla ha bucato la rete. Il loro gol più bello è stato esserci. Questo rimarrà per sempre dentro di loro e dentro di noi. Dentro i loro quaderni degli appunti, e anche nelle centinaia di fotografie che hanno scattato, forse per cercare di fermare il tempo e poterlo ricordare più intensamente. Tre settimane sono volate, ma non dobbiamo dispiacercene: insieme ci siamo divertiti un mondo. Resteranno i sorrisi, ragazzi. Resteranno le amicizie, le chiacchierate, le uscite in centro a Milano dopo le lezioni. Resterà la bellezza di aver vissuto insieme e intensamente una passione così grande. Grazie di cuore per questo a nome di tutta la redazione, dei docenti e dell’Accademia Editoriale Domus. E ancora auguri per la vostra passione!